La Galleria Gracis ospita dal 13 Febbraio al 22 Marzo 2018 una selezione di quadri appartenenti alla serie di opere dell’artista romano Tano Festa, esponente di spicco della Scuola di Piazza del Popolo, realizzati negli anni Ottanta del XX secolo.
La vicinanza a certi stilemi della pop art americana ha influito a lungo sulla fortuna di Festa e dei suoi amici artisti Angeli e Schifano, nonostante le profonde differenze che li separava dai colleghi americani. Come chiarito da Enrico Castellani “Forse la tendenza statunitense è stata ai loro inizi una rivelazione metodologica, ma lo svilupparsi del loro lavoro ha dimostrato un loro percorso personale e dialettico nei confronti di ciò che con grande arroganza e grande dispendio di mezzi ci veniva proposto ed imposto da oltre Atlantico. Così alla mitologia del consumismo americano venivano qui orgogliosamente contrapposte le rivisitazioni della grande cultura italiana ed europea: agli hamburgers i ‘Coniugi Arnolfini’, alla Campbell Soup la saga Futurista, ai simboli dell’imperialismo quelli dell’emancipazione dei popoli”.
A proposito della serie Coriandoli, l’ultima nella produzione artistica di Festa, è interessante la testimonianza di Gianni Dessì: “Coriandoli: se c’è stato un segno-gesto libero, leggero, aereo, che ritrovava in un colpo solo, come in un coup de dés, lo spazio di Pollock, il blu di Klein, il puntinismo di Seurat, la malattia di Sandro Penna, il neorealismo e Fellini, la noia, l’Alfa Romeo e uno spazio-luce… questo è stato portato da Tano Festa… gioia, malinconia e festa per i nostri occhi”