SCREEN PARAVENTI A CONFRONTO. GIOVANNI FRANGI

OPENING 6 June 18.30
6 June – 30 June 2014
Brochure

Galleria Gracis di Milano

presenta:

Screens Paraventi a confronto. Giovanni Frangi

Estate e autunno nei paraventi del Maestro giapponese

I paraventi giapponesi esposti in galleria sono dei rari esemplari di byōbu di epoca Taisho (1912-1926).
Nati in Cina, sono complementi di arredo e opere d’arte allo stesso tempo, funzionali al sistema uido di de ni- zione delle attività che di volta in volta si svolgevano all’interno delle abitazioni giapponesi, dove soggiorno, stanze da letto, spazi in condivisione, locali per cerimonie, potevano agilmente trovare con gurazione medi- ante l’impiego di unità divisori essibili. Dalle fonti antiche si evince che il paravento singolo a sei pannelli era molto di uso in Giappone prima del 1500, mentre quelli accoppiati invece sono più rari e non sempre sembrano far parte di una medesima composizione. Inoltre, non era di usa l’usanza di conferire al paravento quell’andamento sinuoso che invece è più tipico in tempi moderni. Coppie di paraventi sono mostrati spesso contrapposti con delle gure nel mezzo, a creare una sorta di privé all’interno della stanza.
La natura, declinata nelle sue forme e tonalità mutevoli legate al succedersi delle stagioni, n dall’antichità è protagonista, insieme a scene nazionali e a storie narrative, nelle rappresentazioni pittoriche, in uenzata anche dalla loso a shintoista per cui la particolare bellezza di una manifestazione naturale è chiaro segno della presenza divina e ribadita fortemente dalla cultura zen nel rapporto tra Uomo e Natura. Questo legame con la natura determina anche il ciclo vitale dei paraventi che di questa dovevano seguire l’altalenarsi delle stagioni.
I byōbu esposti in galleria sono particolarmente pregiati per il decoro essenziale e poetico a soggetto naturalis- tico e rivelano l’alto livello artigianale di questi manufatti realizzati su fogli di carta derivata dal gelso giap- ponese kozo, noto per la sua resistenza. Il periodo Taisho (1912-1926) fu un’epoca in cui l’arte giapponese risentì dell’in uenza dell’arte occidentale. Pittori come Umehara Ryuzaburo e Yasui Sotaro studiarono gli stili di Paul Cezanne, Pierre Auguste Renoir e Camille Pisarro, e, si fecero promotori della loro arte.

Ombre orientali nei paraventi di Giovanni Frangi

Alle due opere antiche si contrappone il movimento sinuoso del paravento di Giovanni Frangi lungo nove metri e composto da nove pannelli double-face realizzati con la tecnica a olio su tela, di cui un lato è intitolato Japan e l’altro Fragile. In esso la caratteristica funzionale e decorativa del paravento cessa in quanto, pur mantenendo l’idea di schermo, in realtà esso viene tradotto alla dimensione di installazione contemporanea.

…Le immagini inseguono (…), con un olio magro sulla tela lasciata in gran parte bianca, una salutare eleganza. Un lato prende il titolo Fragile e con un nero, ora più scuro ora più grigio, tra tto da punti di azzurro, si susseguono immagini di fronde d’alberi senza tronco. (…) Dall’altra parte del paravento invece scorre un ume tra i sassi neri e grigi, toccati qua e là di marrone, e si intravede la parte bassa di qualche tronco, sotto l’etichetta Japan. Per una volta almeno la dizione non è depistante né antifrastica: da assoluto profano della materia, mi sembra di cile negare che qui si agitino ombre orientali.

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